Esame Clinico Illustrato
Sulla tecnica della palpazione
La tecnica della palpazione ci fornisce sensazioni tattili e termiche dalle quali poter dedurre caratteri semiologici quali volume, forma,
consistenza, resistenza, tensione, mobilità/spostabilità, dolorabilità, contrattilità, temperatura delle strutture anatomiche od organi che stiamo esaminando.
Potrà servire ad apprezzare fenomeni già di per sè presenti (itto cardiaco,
movimenti del rumine, pulsazioni arteriose, etc..) o nuovi (neoplasie, ascessi,
infiltrazioni sottocutanee, sfregamenti, etc..)
La palpazione sarà prima superficiale, poi profonda e potrà essere eseguita col polpastrello delle dita, con l'intero palmo delle mani, o con la mano a pugno.
Dopo il semplice apprezzamento col tatto si potrà eseguire una pressione/compressione o
si potranno praticare specifiche manovre finalizzate ad evocare determinati segni che se positivi diventano
indicatori utili per la diagnosi di specifiche patologie (es. ballottamento
nelle dislocazione dell'abomaso; prova di succussione nell'ascite; tempo di riempimento capillare
nel collasso cardiocircolatorio; prova da scarico delle giugulari nell'insufficienza cardiaca, etc...).
Nei grossi animali, l'esplorazione palpatoria profonda può essere facilitata dalla sovrapposizione delle mani: la mano di sopra preme, mentre quella di sotto cerca di raccogliere i rilievi.