Esame Clinico Illustrato
EOP apparato digerente: esame dell'omaso
In virtù del suo contatto diretto con la parete costo-addominale di destra, l'omaso è semiologicamente esplorabile su di una area
delimitata anterioremente dal limite polmonare e posteriormente dalla 10° costa e dal suo prolungamento cartilagineo,
occupando (seguendo la suddivisione del Vogel) la metà inferiore del 3° medio e la metà superiore del 3° inferiore.
L'estensione di questa area ha un diametro trasversale di circa 22-25 cm, e verticale di circa 26-30 cm.
L'omaso si presta praticamente solo ad un esame percussorio, anche se l'auscultazione potrebbe, in determinate circostanze, apportare elementi clinici aggiuntvi.
Percussione dell'omaso
Per eseguire la percussione dell'omaso si percuote con martelletto e plessimetro (è possibile anche la percussione digito-digitale)
lungo la linea inferiore del Vogel, partendo a livello di una sonorità nota, come quella chiara polmonare.
Procedendo caudalmente si incontra la zona di passaggio fra il suono chiaro polmonare e quello smorzato- subottuso che normalmente
caratterizza l'omaso. Si continua, quindi, ancora in direzione caudale fino a quando la zona di subottusità omasale viene sostituita
dalla sonorità dei visceri posti caudalmente ad esso.
Fatto ciò si ritorna al punto di passaggio fra polmone e omaso per eseguire una percussione a raggiera che delimiti l'estensione
dell'area di subottusità.
La delimitazione netta delle sonorità adiacenti alla risonanza omasale può risultare obbiettivamente difficile, essendo
condizionata dalla consistenza e dallo stato dei visceri posti contiguamente all'omaso
(abomaso, piloro, duodeno, anse intestinali).
Auscultazione dell'omaso
Per l'esame di auscultazione si appoggia il fonendoscopio nell'area sopra indicata.
In condizioni fisiologiche si odono solo lievi rumori crepitanti quasi continui