E' successo! / It happened!
In questa pagina vengono rivissuti momenti ed esperienze degni di essere ricordati e resi indelebili nel quaderno dei ricordi / In this page I would like to share experiences and
pleasent time, by the way of some pictures.
Il Papa incontra l'Università di Bologna (c'era anche Vet For Africa), 1/10/2017
Ecco inaugurata la biblioteca di Hanga, 5/8/2017
Di nuovo in viaggio per Hanga, Tanzania, 20/11-3/12/2015
South American Buiatric Congress, San Paolo, Brasile, 21-25/08/2015
ACVIM Forum, Nashville, Tennessee, 4-7/06/2014
Non solo deserto, Abu Dhabi, 23-30/05/2014
On the trace of solidarity, animal care and history, Luxor, Egypt, 18-21/12/2013
Un bicchiere di latte per i bambini di Hanga, Tanzania, 4-17/12/2013
Congress of the Hungarian Association for Buiatrics, Siofok, Hungary, 16-19/10/2013
The "PetDoctor", New York, 16-21/06/2013
ACVIM Forum, Seattle, WA, 12-15/06/2013
XIII Middle European Buiatric’s Congress, Belgrade, Serbia, 5-8/06/2013
200 Jahren Jubilaeumskongress der GST, Bern, 5-7/06/2013
Un bicchiere di latte per i bambini di Hanga, Tanzania, 2-21/02/2013
International Meeting, Warsaw, 29/09/2012
World Buiatrics Congress, Lisbon, 3-8/06/2012
Papa Francesco incontra l'Università di Bologna (c'era anche Vet For Africa), 1/10/2017
Anche Vet For Africa, ed in particolare Ebrima e Kwabena, erano presenti all'incontro con Papa Francesco, prima in
Piazza Maggiore e poi in piazza San Domenico.
Se avete qualche minuto vale la pena ascoltare le parole del Papa.
Il discorso
del Papa è anche scaricabile dal link del Vaticano
Ecco inaugurata la nuova biblioteca di Hanga, 5/8/2017
Il 5 agosto del 2017 rimarrà indelebile nella memoria di quanti l'hanno vissuto ad Hanga. Dopo poco più di due anni, infatti, è stata inaugurata
la biblioteca di Hanga. Quella biblioteca che nel febbraio 2013 nacque come idea parlando con Padre Alcuino Nyirenda nelle sale di imbarco dell'aeroporto di Fiumicino, che nei
mesi successivi venne discussa con i responsabili del villaggio, per potere poi essere disegnata da Chiara, finanziata dalla Conferenza Episcopale Italiana e dalla Fondazione Corrado e Bruno Maria Zaini
e quindi costruita dall'impresa di costruzioni di William Komba. Il tutto sotto gli occhi attenti di Padre Eliah, il parroco di Hanga e di Urban,
il responsabile delle scuole del comprensorio.
Quando è stato il momento di scegliere il nome, che potesse comprendere i valori educativi della struttura ed al tempo stesso l'italianità di chi l'ha tanto desiderata, nessun dubbio
è sorto sulla decisione finale: Carlo Collodi.
L'autore delle avventure di Pinocchio, il libro per bambini più tradotto e più letto al mondo.
Ed ecco che tutti giorni che abbiamo passato ad Hanga nell'attesa dell'inaugurazione sono stati dedicati al valore pedagocico del libro di Collodi: dalla sera in cui abbiamo visto
il film di Walt Disney, alla serata a lume di candela nel cortile della biblioteca con Padre Alcuino per riflettere sui significati presentati nel libro di Pinocchio, fino al pomeriggio nella scuola Juhudi in cui, con i bambini della scuola, abbiamo
messo in scena alcuni episodi delle avventure di Pinocchio, che sono poi diventate il calendario 2018.
Le parole non riuscirebbero a trasmetterVi le emozioni e la commozione vissute insieme agli studenti Elena,
Cosmo, Jacopo, Matteo e Francesca e tutti gli altri ragazzi e gli amici che erano ad Hanga. Mi faccio aiutare dalle foto.
Per vivere altre emozioni di Hanga, visita il sito di vetforafrica, www.vetforafrica.it
Di nuovo in viaggio per Hanga, Tanzania, 20/11-3/12/2015
C'è un unico modo per essere sicuro che stai andando ad Hanga: ed è quando per strada incontri giraffe, impala, bufali, facoceri, babbuini
che sembra che dicano: "era ora che ti rifacessi vedere".
Ma Hanga non sarebbe quello che è, se non si sentisse viva la presenza di
Stefania. Se entri nel cortile della scuola Juhudi, avverti subito il vociare dei
bambini trasformarsi in un entusiasmante trambusto che ti riempe le membra e ti
accompagna come un ritmo forzante, verso la classe dove Stefania è ritratta nel
suo mondo preferito: la natura, gli animali, l'Africa, le papere.
La messa dei monaci è alle 6 e mezzo della mattina. E' a quest'ora che lunedì
scorso il ricordo di Stefania è stato reso preghiera dalla comunità
benedettina di Hanga
South American Buiatrics Congress, San Paolo, Brasile, 21-25/08/2015
La prossima volta che vado così lontano, ricordatemi che sarebbe meglio
approfittarne per fare una piccola vacanza. Sono partito martedì sera e sabato
ero già casa. Di San Paolo ho visto solo i 20 metri che separavano l'albergo dal
centro congressi. Ah, è vero, anche un pò di città dalla mia camera d'albergo e
dai finestrini del pulman che mi riportava in aeroporto.
ACVM Forum, Nashville, Tennessee, 4-7/06/2014
Anche quest'anno il forum dell'American College of Veterinary Internal Medicine
ha rappresentato uno degli appuntamenti più importanti per incontrare gli amici
e colleghi di oltre oceano.
All'aperto, e sotto la pioggia, invece era il contemporaneo festival della musica
country, che ha riempito le strade ed i saloon di Nashville di chitarre
elettriche, violino e banjo . Per gli amanti
degli stivali e dei cappelli da cow boy, così come dei dischi in vinile, una vera
pacchia.
Non solo deserto, Abu Dhabi, 23-30/05/2014
La penisola araba non è solo deserto, e forse non è neanche solo petrolio (peraltro in via di esaurimento!),
ma è un esperienza viva anche per un veterinario.
Preziosi cammelli (anzi dromedari, visto che hanno una sola gobba) si allenano, affiancati da grosse auto fuoristrada,
per essere pronti alla prossima stagione di corse, quando la temperatura sarà un pochino più clemente.
Ancora più preziosi falchi vengono portati al controllo veterinario nella clinica per falchi più famosa al mondo (circa 4000 pazienti all'anno).
Accaldate mucche trovano sollievo sotto le doccette predisposte per alleviare la sensazione di calore.
On the trace of solidarity, animal care and history, Luxor, Egypt, 18-21/12/2013
Animal Care in Egypt
Animal Care in Egypt is a charity dedicated to helping stop the sufferings of animals used for work in Luxor.
The idea of finding such kind of a veterinary service arose about 15 years ago when Kim Taylor,
during a period of holiday in Luxor, was impressed by the bad conditions of the caleche (carriage) horses.
These hard working animals are often overloaded and let many owners cannot afford to rest their animal due to their
heavy reliance on them for an income.
As a consequence of this together with a lack of the consciousness that animals need periodic grooming and veterinary care,
many horses and donkeys are affected by different diseases, expecially by traumatic lesions and wound due to finiments rubbings.
It seems to be that this kind of activity is particularly appreciated by the children, that in the meantime have fun by
watering not only their animals but also their friends.
Moreover, ACE provides free veterinary service for poor people. A very competent veterinary staff treats and saves
the life of thousands of animals all year round.
Besides a cirect clinical examination, the walk-in clinic can offer ultrasonography, X-ray, haematological diagnostic and surgery.
All services can be offered also for cattle, buffalos, dogs and cats.
25 stables allow the patients to be hospitalized and intensively treated.
For more informations on ACE, you can visit the webpage:
www.ace-egypt.org.uk
Rababah community centre
Talking with Kris Huybrechts is something particular; he reports the building of the Rababah Community Centre as it would
have been very simple. But the visit at the school let you understand that he and his wife
Lydie should have worked very intensively and in
an outstanding generous way.
Entering the school you breath the beauty of the solidarity.
Rababah Community Centre is a kindergarten in the morning, whereas in the afternoon it became a school for those children who have
difficulties in some matters at school or who would like to study more in depth what they have been studying at regular school. A simple but
fantastic and very useful idea.
All together, Rababah acts as humanitarian centre that supplies free health care, offers free education
and sport facilities to people of the small town named El-Tod, close to Luxor.
Daraw camel market
Together with his son, Dr. Ahmed also run a small veterinary service close to the market, where owners can bring their animals to be clinically examined.
It might be camels, cows or buffalos.
The structure also supplies medicine to animals owners, especially antibiotics and antiparasitic drugs.
Ma Luxor è naturalmente anche storia
Entrare di notte in uno dei tempi di Luxor è qualcosa che ti toglie il respiro. Non ce la puoi fare! Ma soprattutto passi il tempo chiedendoti: ma dove sono?
Beh, che nessuno pensi che non abbia visitato anche la valle dei re. Potevo forse mancare all'appuntamento con Tutankhamun?
Questa volta è Affaf, la maestra di arabo di
Marta, che mi fa da guida al tempo di Habu e alle tombe dei faraoni. E' veramente competente. Adesso capisco perchè Marta sta imparando così bene l'Arabo.
se insegna a lei come a me illustra la storia delle tombe non c'è da meravigliarsi.
Dentro le tombe è vietato fotografare e bisogna lasciare la nacchina fotografica
fuori. Beh, per fortuna che ci sono i telefonini: era tanto che volevo vedere se
le foto vengono bene. E allora, essendo solo nella tomba di Ramses IV, clic! Un
guardiano mi becca subito; è furbo, sapeva benissimo che l'avrei fatto e mi ha
aspettato al varco, facendo finta di niente (ovvero spiandomi!). Pare, comunque,
che qualche pounds in più quel giorno non gli abbia fatto poi così male. A
proposito, la foto galeotta è quella in basso a destra, che almeno la figuraccia
sia valsa la pena!
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A proposito! Ovviamente non poteva mancare paperina! Gli antichi Egizi associavano l'anatra alle paludi misteriose e pericolose.
Attraverso l'elemento dell'acqua, essa era portatrice di vita e fertilità sulla terra. La divinità corrispondente era Geb, nipote di Atum.
Era un dio di terra; sua sorella era Nut (cielo). La tradizione voleva che fosse stato lui a deporre il grande uovo da cui emerse il sole all'alba dei tempi.
Hanga, Tanzania, 04-17/12/2013
E sei in Africa
Per capire che sei in Africa basta guardare il traffico caotico che ti circonda.
Ma ciò nonostante, non c'è frenesia e valgono sempre i motti: "pole pole" e "hakuna matata".
Due giorni di macchina: obbiettivo Hanga
La nostra destinazione, però, è ancora circa 1000 km più a sud. E' lì che ci aspettano le nostre mucche, i nostri amici monaci,
la scuola Juhudi dove è ricordata Stefania. Prevediamo di impiegarci due giorni, anche perchè per strada dobbiamo andare a vedere se riusciamo
ad acquistare un nuovo toro per la stalla.
Come è ormai tradizione, lungo il percorso ci salutano alcuni amici che stavano aspettando il nostro passaggio.
Per paura di non essere visti, hanno deciso di mettersi in mezzo alla strada.
L'acquisto del toro
La Kibebe farm è un vero paradiso, e le vacche pascolano quiete in un ambiente quasi surreale.
La loro bellezza ed eleganza ci confonde, tanto da convincerci ad acquistare anche
Lillian (2016), al sesto mese di gravidanza ed Angelina (2115), al quarto mese di
gravidanza.
E poi finalmente si arriva ad Hanga.
La strada piega a sinistra ed ecco che, di la dal fiume, si presenta Hanga. E' notte, ma alcune fioche luci
rendono riconoscibile il villaggio. Non ci si può sbagliare.
I frati ci hanno aspettato per cenare, ma andiamo a dormire subito, perchè il giorno dopo dobbiamo ubito cominciare il lavoro
Le nostre mucche stanno lavorando generosamente, e la produzione può essere considerata soddisfacente. Ad Hanga è periodo di vacanza, e l'assenza dei bambini
fa sì che vi sia eccedenza di latte, che pertanto Chiara ha utilizzato per produrre del formaggio.
Da parte nostra dobbiamo eseguire il test per la tubercolosi. Sono Carlotta ed Elena che provvedono ad iniettare la tubercolina, il reagente che serve per
verificare lo stato delle nostre mucche relativamente all'infezione TBC.
Paolo è lì a supervisionare.
La Juhudi primary school
Cosa si può dire quando tutti i bambini della scuola ti vengono incontro cantando e ballando, e quando ti fanno
capire che oramai loro sono diventati parte di te
Sono i colori che parlano e che ti dicono che quì è parte del tuo cuore.
E adesso vado a dormire, perchè questa è una piccola ninna nanna che mi voglio proprio gustare.
La notte africana è il silenzio che ancora solo quì puoi trovare; sono le stelle che ancora solo quì puoi guardare;
sono le emozioni, che ancora solo quì puoi provare.
E' la compieta dei monaci, durante la quale speri di potere pensare che quello che hai fatto durante la giornata è stato qualcosa di buono;
è la zanzariera in cui ti sei rinchiuso pensando di sentirti più sicuro dalle zanzare; è il pensiero a quello che hai vissuto e che pur non avendo più stai ripetendo.
Ma la mente torna prepotententemente alla scuola Juhudi.. Ai bambini che hanno fatto festa, che hanno cantato, che hanno ballato. E che,
pur non sapendo chi è che spunta fuori dal cespuglio di Merejea, già le si sono affezionati.
Fine settimana sul lago Nyassa
Sul lago Nyassa c'ero stato dieci anni fa con Stefania. Camminando sulla spiaggia a volte mi sembra di non essere solo.
L'incendio all'asilo
La biblioteca di Hanga
Se all'inizio di quest'anno l'idea di costruire una biblioteca a favore
del villaggio di Hanga sembrava una fantasia emozionale, oggi sembra qualcosa di concretizzabile. Ecco il progetto; come il
dipinto all Juhudi, è ancora Chiara l'ispiratrice del disegno.
In effetti l'architetto ha poi esagerato nelle dimensioni; gli abbiamo abbiamo chiesto,
pertanto, di ridimensionare il progetto nei suoi "volumi",
mantenendolo comunque potenzialmente
espandibile in futuro.
Qualche benefattore si è già fatto avanti, ma probabilmente proporremo questa idea anche a qualche finanziatore "istituzionale", che
per il momento, per motivi scaramantici, non vogliamo dire.
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Nei nostri ripetuti spostamenti (peraltro non sempre comodissimi) da un villaggio all'altro, fra un canto e qualche dormita, fra una banana e qualche anacardo,
abbiamo anche cominciato a pensare ai possibili nomi della biblioteca.
Siamo passati per tutti i santi del calendario, ma alla fine la scelta si è ristretta su due titoli: "Stella del mattino" (perorato da me) e
"Regina della pace" (perorato dalla Chiara e dal vicario del vescovo di Songea). Non se ne abbiamo a male i santi, ma la Madonna è sempre la Madonna :)
I nuovi acquisti
Per chi vive di bovini l'introduzione in azienda di nuovi capi, peraltro di così eleganti fattezze, non può essere che un momento emozionante.
E lo è soprattutto se dopo il loro arrivo, già tramontato il sole, il parroco del villaggio decide di dare loro una beneaugurale benedizione.
Non sappiamo se nella sua bottiglietta di plastica ci fosse dell'acqua benedetta o dell'acqua acquistata al mercato, ma va bene così. La benedizione,
siamo sicuri, è valida.
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Alla mattina, mentre il torello (subito nominato "Zio") mostra un carattere docile, Lillian ed Angelina non sono disponibili alla
prima visita di controllo.
Dopo qualche calcio indirizzato alle nostre gambe, ma fortunatamente evitato (o quasi!), riusciamo a mettere loro una capezza
e a visitarle. Al di là di qualche problema caratteriale, che speriamo passi quando faranno amicizia con gli altri "inquilini"
della farm", sono in piena salute.
E allora le
facciamo uscire per congingerle con il resto della mandria, già al pascolo.
Abbiamo qualche timore per "Zio", in quanto per alcuni giorni dovrà convivere con il padrone di casa, il toro "Jojo", che probabilmente
non sarà molto contento di vedere arrivato un contentende. Speriamo non capisca che oltre che contendente è anche il suo sostituto!
Jojo per il momento sembra più interessato alle due nuove arrivate che non preoccupato dall'ancora forse molto giovane "Zio"
La visita al villaggio
La visita col parroco Eliah alle famiglie del villaggio è uno dei momenti più belli e toccanti.
Con molte di loro è diventato un "must", e ci aspettano per regalarci una gallina o qualche uovo.
Passiamo fra le piccole casette di semplici mattoni fatti amano, ora con tetti in paglia ora con tetti in lamiera. Tutte comunque molto
ordinate e dignitose.
Ma non è solo l'accoglienza della gente che ti scalda, ma anche il colore della terra e, quindi, dei mattoni.
E' un calore che sento molto famigliare, perchè mi ricorda il colore dei tetti di Bologna; e così mi riporta per un pò a casa, ai miei amici,
a quelli che da Bologna mi accompagnano col pensiero e col cuore, e che così
tante volte e con tanta generosità hanno dato credito a quello che stiamo facendo ad
Hanga.
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Ma il correrci incontro dei bambini e subito il loro scappare via canzonatorio, ci riimmerge nel villaggio.
Un bimbo si è messo una maschera. Chiara, in lingua locale, gli chiede il suo nome; lui non vuole dirlo, ma non ci molla, e ci segue a lungo
nel nostro camminare fra le case.
Carlotta fa amicizia con una giovane mamma che sta allattando. E poi, tutti insieme per una foto di gruppo.
Sulla strada del ritorno
Come tutte le belle cose, la durata è breve. Bisogna rimettersi sulla strada del ritorno.
Ripartiamo alla mattina presto: sono mille i chilometri che ci aspettano. La velocità media che si riesce normalmente a mantenere è di circa 70-80
km/ora e quindi basta fare i conti che si capisce quante ore abbiamo davanti. Senza contare che quando arriveremo a Dar Es Salaam
il traffico oramai fuori controllo ci costerà circa due ore dall'entrata in città fino alla casa dei monaci a Dar.
Peraltro abbiamo in previsione alcune tappe intermedie:
tra queste, una visita al caseificio del CEFA di Njombe e l'incontro con i proprietari della Kibebe farm,
ad Iringa, per pagare gli animali acquistati.
La pericolosità che comunque caratterizza ogni lungo viaggio africano è dimostrato dai numerosi camion che,
ignari del significato della forza centrifuga, troviamo fuori strada, spesso ribaltati.
Nei numerosi saliscendi, tir e torpedoni si lanciano in picchiata, per guadagnarsi l'abbrivio necessario a garantirsi
un'elevata velocità in salita.
Vista la faticosità del viaggio, a volte penso che sarebbe un peccato essere riportati al punto di partenza
in caso di un frontale.
Per non parlare, poi, degli impossibili sorpassi; il più bravo in questi è un autista con problemi
di pronuncia della "r"; deve essere un cinese nato a Maranello.
Ma il silenzio ritorna quando, per un attimo, accostiamo la macchina per goderci la magnificenza della valle dei Baobab.
Sono alberi incredibili; li troviamo in uno dei rari periodi dell'anno in cui la chioma ha le foglie.
In terra troviamo dei frutti secchi; la loro polpa è ricchissima di vitamina C. Non si può dire che sia buona, ma guardando
l'imponenza e l'eleganza dell'albero sei portato ad assaggiarla; chissà, magari ti trasmette un pò della sua bellezza.
Durante la strada veniamo ripetutamente fermati e controllati da piccoli posti di blocco della polizia.
I poliziotti sono gentili e cortesi, ma siccome abbiamo una incrinatura sul parabrezza, che pare dia loro enorme fastidio,
un paio di volte siamo costretti a dare un piccolo contributo per il loro benessere!
A proposito di colori, prima di partire mi viene in mente un pensiero che non ricordo nè dove nè quando ho sentito.
Diceva che per ognuno di noi è stato preparato un disegno. Noi dobiamo colorarlo per trasformarlo da un semplice schizzo
ad un opera d'arte.
XXIII Congress of the Hungarian Association for Buiatrics, Siofok, Hungary, 16-19/10/2013
Durante la cena sociale, il Presidente Otto Szency ha consegnato una targa al prof. Endre Brydl come segno di riconoscenza per la lunga attività nella
Associazione Ungherese di Buiatria. E' stata anche l'occasione per celebrare il settantesimo compleanno di Endre Brydl (70 anni portati benissimo!! come si è visto
poi durante la serata danzante!).
La cena sociale è stata preceduta da una degustazione di ottimo vino ungherese.
During the gala dinner the President Otto Szency awarded Prof. Endre Brydl for his long activity in the buiatric
association.
Before the gala dinner the participants enjoyed a fantastic wine tasting.
The Pet Doctor, alias John, New York, 16-21/06/2013
Da adesso in poi per me la Grande Mela sarà sinonimo di John, the Pet Doctor di New York.
John (Mucera) si è laureato a Bologna nel 2000 e dopo alcuni anni di attività ambulatoriale vicino a Firenze, insieme alla sua Joan ed al piccolo
Jonathan, è tornato a New York.
Ad Ozzano lo ricordano tutti, professori ed ex studenti. Io ho due cose che mi legano particolarmente a lui: la prima, quando mio padre me lo presentò, chiedendomi
in qualche modo di dargli una mano nello studio e la seconda, la foto che John mi ha fatto il giorno del matrimonio con Stefania, foto che, nonostante tutte quelle
che ci fece il fotografo "ufficiale", ho scelto per tenerla sul mio tavolo in sala.
Avevo proprio bisogno di un paio di giorni da un amico; e così è stato. Non ho visitato New York, ho vissuto New York!
ACVIM Forum, Seattle, WA, 12-15/06/2013
Il forum dell'American College of Veterinary Internal medicine è uno degli eventi convegnistici più importanti al mondo. Specialisti di medicina interna
nell'ambito degli animali da compagnia, degli equini e dei bovini sono convenuti a Seattle,
dal 12 al 15 giugno 2013, per discutere sui temi più attuali di patologia internistica.
XIII MEBC, Belgrade, Serbia, 06-08/06/2013
The series of congresses has continued in Belgrade, where the XIII Middle European Congress has been held June 6 to 8. Before taking off from the
Airport of Zurich some hours were available to visit the famous music shop "Musik Hug"
https://www.musikhug.ch).
It has been not possible to go out without having bought some music books.
In Belgrade the congress has been as interesting and pleasure as traditionally are the MEBCongresses. More than 200 participants have attended the scientific
as well as the social programm.
As usual, particular numerous was the sympathic and friendful croatian delegation.
La ricchissima storia e la fortunata posizione nel punto di confluenza tra il fiume Danubio e il fiume Sava,
fanno di Belgrado una città con un fascino tutto particolare.
Peccato che la gita turistica organizzata con un torpedone turistico "cabriolet" sia stata disturbata dalla pioggia. A dire il vero alcuni coraggiosi
(ma non il sottoscritto che si è rintanato nel piano inferiore) pur di non perdere un'angolo di Belgrado hanno sfidato l'avversità atmosferica
rimanendo allo scoperto.
A prescindere dal coraggio o meno, siamo tutti stati poi premiati con una simpatica cena sociale.
The old history and the particular location of the town at the confluence of the Danube river with the Sava river, give to Belgrade an understanding fashion.
The sightseeing tour on an opened bus was disturbed by the rain, but some coragious did not renounce to the opened tour remaining outside despite the wet weather.
A very pleasant dancing gala dinner has concluded the congress.
200 Jahren Jubilaeum GST, Bern, Schweiz, 05-07/06/2013
Hanga, Tanzania, 02/02-21/02/2013
Con Massimo sulla strada per Hanga, pensando a Stefania.
Dopo un volo che ci ha portato prima a Roma, poi ad Addis Abeba e quindi a Dar Es Salaam, due giorni di macchina
(con pernottamento a Iringa) sono serviti per giungere ad Hanga (6 febbraio). Nell'attraversare la zona del Mikuni, alcuni bufali,
zebre e giraffe, facoceri, nonchè una moltitudine di impala e babbuini ci hanno dato il benvenuto nella terra di Africa.
Ed una volta ad Hanga abbiamo subito cominciato a lavorare (7 febbraio). Dapprima in stalla, per controllare i piani gestionali e
lo stato degli animali, e quindi nel pollaio, dove abbiamo dovuto eseguire alcune necroscopie./And at Hanga we have immediately started our work. First in the dairy
farm, where we have checked the situation of the cows and then in the chicken farm, where we have carried out some necropsia.
Dopo la messa, presso i locali della parrocchia si è tenuto un incontro con alcune famiglie e bambini del villaggio
Ad alcuni di questi sono state distribuite le divise della scuola.
Il "core business" del progetto "Un bicchiere di latte per i bambini di hanga" rimane comunque l'attività a favore
della produzione di latte nella stalla dell'abbazia.
Il tutto a favore dei bambini della scuola Sant Laurent e delle comunità monastiche di Hanga.
Al momento la produzione è più che soddisfacente, aggirandosi sui 100 litri al giorno. La necessità, però, di poter garantire queste produzioni anche quando da Maggio
comincerà la stagione secca richiede di concentrarsi sin da ora su alcuni provvedimenti
utili a prevenire la caduta della produzione quando le condizioni stagionali saranno più sfavorevoli.
E mentre i bimbi sono venuti a prendersi il loro latte, i vitellini hanno pensato
bene di approfittare della
confusione per andarsene a fare un bel giretto.
Nel 1960 alcuni monaci africani, già avviati alla regola "Ora et Labora" nella missione benedettina tedesca
di Peramiho, decisero di fondare un proprio monastero dove potere meglio coniugare la regola di San Benedetto con la loro cultura locale.
In una zona adiacente al fiume Hanga, a circa 60 km da Songea, vi era una "azienda agricola" che, in seguito all'ascesa al
potere del socialista Nyerere stava per essere nazionallizzata.
Il proprietario, un ex monaco della stessa abbazia di Peramiho, prevenendo l'azione del governo, decise di vendere
il terreno ai monaci benedettini, che godevano di una deroga alla nazionalizzazione. Così è nato il monastero di Hanga,
in una zona dove ancora pascolavano antilopi ed elefanti e dove nel girare per i boschi bisognava stare attenti al Leopardo (N.d.R: un Leopardo che
minacciava il villaggio fu cacciato anche nel 2004 alla presenza di alcuni studenti di Bologna).
Man mano che l'abbazia cresceva - avviando attività lavorative per soddisfare la regola benedettina (azienda agricola, stalla, pollaio, falegnameria, sartoria,
officina, etcc...), inaugurando scuole che oggi fanno del villaggio un centro di riferimento culturale per la zona (scuola primaria, secondaria, professionale, seminario, etcc...) e
fondando un dispensario che presto con i suoi 24 posti letti ed il servizio di maternità potrà godere del riconoscimento di ospedale della zona -
intorno si sviluppava il nuovo villaggio di Hanga. Attualmente gli abitanti sono circa 10-12.000, ma continuano
a crescere in virtù della capacità attrattiva di Hanga, cosa che ovviamente non è scevra da problemi.
Dopo avere salutato i bambini della scuola, Non senza nostalgia, ma anche con la voglia di tornare a casa, oggi (14 febbraio) ci siamo incamminati sulla strada del
ritorno.
Abbiamo riattraversato villaggi, incontrato babbuini, fatto acquisti per i monaci della guest house di Dar Es Salaam
(lungo la strada si trovano zone dove le produzioni locali di banane, patate, pomodori ed altro consentono di comprare
a prezzo inferiore), superato ciclisti che spingevano biciclette cariche di tutto il possibile o camion carichi di passeggeri a scrocco;
siamo ripassati attraverso il Mikuni dove ci aspettavano gli stessi animali selvatici per salutarci.
E infine, dopo 800 km (circa 13 ore di viaggio) siamo giunti a Morogoro (città dove peraltro vi è la facoltà di veterinaria,
ma che è conosciuta anche per l'elevato rischio di malaria e di tifo.
Domani ripartiamo per Dar es Salaam (altri duecento chilometri) dove poi prenderemo l'aereo per Nairobi (Kenia).
A Nairobi ci aspetta Guido che nei prossimi giorni ci mostrerà alcuni aspetti di una delle città più importanti dell'Africa,
ci porterà a vedere i dintorni e, infine, ci illustrerà il suo lavoro in queste zone.
Ci vediamo giovedì 21 febbraio.
Arcangelo e Massimo
International meeting on Bovine reproduction, Warsaw, Poland, 29/09/2012
Più di 200 partecipanti hanno affollato l'aula magna della Facoltà di Medicina Veterinaria di Varsavia per partecipare al meeting internazionale organizzato
dal prof. Gajewski sui problemi riproduttivi del bovino.
Fra i vari relatori hanno portato il loro contributo il prof. Wehrend di Giessen (Germania) ed il prof. Bollwein di Zurigo (Svizzera).
Io, da parte mia, ho trattato l'argomento delle malformazioni congenite e delle malattie ereditrarie del bovino.
Herewith I would like to thank prof. Gajewski for the kind hospitality and for having let me experience some important aspects of Warshaw. Not least the cultural, culinarish and religious
ones.
World Buiatrics Congress, Lisbon, Portugal, 3-8/06/2012
Una calda atmosfera ha caratterizzato il 27° Congresso Mondiale di Buiatria che si è tenuto a Lisbona a inizio Giugno.
In veste di Presidente del College Europeo degli Specialisti
in Gestione della Salute del Bovino (ECBHM) sono stato invitato a portare i saluti del College durante la cerimonia inaugurale.
Il congresso ha visto più di 2500 partecipanti.
Durante i giorni del congresso è stata tenuta anche l'assemblea annuale del
College (ECBHM).
Ringrazio il mio amico prof. Joao Cannas Da Silva per la sua ospitalità ed
amicizia.