E' sulla componente multidimensionale dell'essere comunità che mi è scivolato inevitabilmente il pensiero quando ho scritto questo programma. La completezza della nostra dimensione personale, che intreccia essere fisico, mentale, emozionale e, perchè no, spirituale, quando si inserisce in una comunità diventa mondo di rapporti, pensieri, sentimenti. Tutto si integra, si incrocia e ruota, come in un caleidoscopio.
Spero che da quanto già scritto sopra si intraveda la cura che riserverò alla mutuale integrazione – preferirei usare
il termine completamento - non solo operativa ma anche sociale delle varie risorse del dipartimento, mettendo al centro quelle umane.
E’ la comunità che fa forte il dipartimento, ne motiva gli intenti, ne giustifica gli sforzi, ne valorizza i risultati.
Il “caleidoscopio umano” vivo nel dipartimento sarà sempre al centro del mio essere direttore.
E’ partendo da questa considerazione che mi piace vedere il compenetrarsi delle attività di didattica e di ricerca con quelle di supporto tecnico
ed amministrativo.
Troppo elettoralmente facile e scontato argomentare la necessità di più personale
e di semplificazione delle procedure amministrative. Lo sappiamo tutti, ne sono pienamente consapevole e su questo, state tranquilli, mi impegnerò.
Peraltro, altre necessità organizzative inderogabili che dovranno trovare adeguata integrazione sono all’orizzonte:
mi riferisco al trasferimento nel dipartimento di tutti gli oneri connessi alla gestione della didattica.
Fa parte del mio DNA il convincimento che con la comprensione reciproca delle rispettive possibilità ed esigenze, il piacere di essere ognuno al
servizio degli altri ed il sentirsi ingranaggio indispensabile dello stesso motore, si possa dire: ce la faremo! Intanto, con quanto già a nostra
disposizione, poi con quello che cercheremo di ottenere dagli Organi Accademici.